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Memoria, sport e testimonianza: l’incontro con Sami Modiano al Polo Natatorio di Ostia

«A voi, che siete il presente e il futuro: non dimenticate».

Con queste parole, tratte dal libro Così siamo diventati fratelli”, Sami Modiano si è rivolto alle ragazze e ai ragazzi presenti al Centro Federale di Ostia, al termine di un incontro intenso e dai molteplici significati.

Sami Modiano è tornato a raccontare la sua storia: la deportazione da Rodi ad Auschwitz-Birkenau, la perdita della famiglia, la sopravvivenza, il ritorno. Sopravvissuto alla Shoah, 95 anni, si è rivolto con fervore e commozione agli oltre duecento partecipanti, tra cui molti adolescenti. Ha ricordato la sorella Lucia, il padre Giacobbe, e quella promessa fatta proprio a suo padre da ragazzo, quando gli disse: «Tieni duro, Sami. Ce la devi fare». Una frase divenuta impegno di vita.

Al centro del libro e di parte dell’incontro anche il legame con Piero Terracina, nato nei giorni più duri del lager e proseguito fino all’età adulta.

L’iniziativa si inserisce nel percorso già avviato nel 2024 dal Ministro, in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Comunità Ebraica di Romacon il viaggio presso i luoghi della Shoah, che ha coinvolto rappresentanti del mondo sportivo e, successivamente, ragazzi del Servizio Civile Universale e dell’Agenzia Italiana per la Gioventù.

«Oggi Sami Modiano ci ha dato un’altra lezione, con la sua semplicità e la sua umanità, di ciò che dovremmo essere e di ciò che dovremmo fare» – ha dichiarato il Ministro.

Per i giovani presenti non è stata solo una mattinata di ascolto, ma un passaggio di consegne. Una memoria affidata, con  pudore e forza, a chi ha il compito di portarla nel futuro.

Le foto della mattinata: Incontro con Sami Modiano al Polo Natatorio di Ostia