Giovani e Servizio civile universale: il Consiglio dei ministri approva la legge delega promossa dal Ministro Abodi
Nella giornata di ieri, lunedì 22 dicembre 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge delega in materia di politiche per i giovani e Servizio Civile Universale, su proposta del Ministro Abodi.
Per la prima volta, viene introdotta una disciplina nazionale organica in materia di politiche giovanili, accompagnata da una revisione complessiva del settore. Il provvedimento affida al Governo, entro sei mesi, l’adozione di uno o più decreti legislativi volti alla semplificazione, al riordino e al coordinamento delle politiche per i giovani, con l’obiettivo di aumentarne l’efficacia, evitare sovrapposizioni e duplicazioni, e garantire coerenza con le competenze istituzionali vigenti e le politiche dell’Unione europea.
Un aspetto centrale del disegno di legge è la promozione della partecipazione attiva dei giovani nei processi decisionali e nelle scelte politiche che li riguardano.

Per quanto riguarda il Servizio Civile Universale, la delega prevede l’introduzione di importanti misure di semplificazione delle procedure amministrative relative alla progettazione e all’iscrizione all’Albo degli Enti, il potenziamento del sistema di monitoraggio dei progetti e delle risorse impiegate, nonché il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite dagli operatori volontari.
Nel solo 2025, oltre 55 mila giovani sono stati avviati al Servizio Civile Universale, con il coinvolgimento di 460 enti titolari, oltre 18 mila enti di accoglienza e più di 70 mila sedi accreditate. L’intervento normativo intende quindi assicurare maggiore trasparenza, efficienza e nuove opportunità di crescita per i giovani partecipanti.
I decreti attuativi saranno emanati congiuntamente con il Ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Tra le disposizioni immediatamente precettive, è prevista una revisione della disciplina della Carta Giovani Nazionale, che sarà attribuita gratuitamente a tutti i giovani, italiani e stranieri residenti in Italia, di età compresa tra i 18 e i 35 anni. La Carta, in formato digitale, consente ai titolari di accedere a un ampio ventaglio di opportunità e agevolazioni: attualmente conta oltre 3,6 milioni di beneficiari, con un incremento di quasi 300mila unità nell’ultimo anno.
Ad oggi, i giovani possono usufruire di 213 opportunità promosse da 179 partner pubblici e privati. La Carta diventerà inoltre un punto di accesso unico ai servizi offerti da altre amministrazioni, a partire dal nuovo Bonus Valore Cultura, assegnato d’intesa con il Ministero della Cultura.
Il disegno di legge prevede anche l’istituzione, presso il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale, del nuovo Osservatorio permanente per le politiche per i giovani, organismo destinato a garantire il coordinamento tra i diversi livelli di governo.
Tra le principali novità, si evidenzia anche la nascita della Strategia Nazionale per la Gioventù, un documento programmatico redatto dall’Osservatorio che definirà priorità strategiche, obiettivi e linee di intervento condivise tra Stato ed enti territoriali.
Nella conferenza stampa, che si è tenuta al termine del Consiglio dei Ministri, Abodi ha dichiarato:
Con questa legge delega si compie un passo di significativa importanza che ci permetterà di ridefinire le politiche dedicate ai giovani come un insieme sistematico di interventi e di misure organiche e al tempo stesso di facilitare il sistema del Servizio Civile Universale in un’ottica di migliore utilizzo e monitoraggio delle risorse pubbliche. I giovani rappresentano per il Governo Meloni una delle priorità ed è fondamentale saperli avvicinare, ascoltare, incontrare, saper con loro dialogare e ragionare, anche per individuare le misure, normative e progettuali, a disposizione o da configurare, per rispondere sempre più efficacemente alle loro esigenze e a mitigare gli impatti dei fattori critici. Elemento qualificante di questa legge delega non è solo rappresentato dalla semplificazione e il riordino normativo, ma anche e soprattutto dall’aver istituzionalizzato, per la prima volta, il coordinamento tra tutti gli attori di Governo che, nell'ambito delle specifiche competenze e deleghe, sono direttamente e indirettamente coinvolti in materia di politiche giovanili. Stiamo dando vita a un nuovo modello integrato che consentirà di stabilire un rapporto molto più proficuo e costante tra Governo e giovani generazioni, coordinando e ottimizzando le politiche e gli strumenti a loro dedicati, dei quali sarà sempre più importante valutare l'impatto, quando vengono elaborati, durante e dopo la loro attuazione, a ulteriore dimostrazione dell’impegno e dell’attenzione di questo Governo nei loro confronti.