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Giovani e patrimonio culturale: il Ministro inaugura ‘Youth4Heritage’ alla Conferenza UNESCO di Napoli

Abbiamo bisogno di sensibilità ‘allenate’ alla custodia e al tramandare, ma anche alla capacità di sviluppare una relazione stretta tra patrimonio culturale intangibile e tangibile, da preservare, valorizzare, promuovere e condividere”. Con queste parole il ministro Abodi ha aperto il side-event “Youth4Heritage – Rising voices from Naples”, promosso nell’ambito della Seconda edizione della UNESCO Naples Conference on Cultural Heritage in the 21st Century (4–6 giugno 2025).

L’iniziativa, organizzata con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale in collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Gioventù, ha visto protagonisti 26 giovani italiani selezionati per il loro impegno nella tutela del patrimonio culturale, affiancati da una delegazione di giovani professionisti internazionali provenienti da Ghana, Uganda, Libia, India, Egitto, Danimarca e Algeria, selezionati dall’UNESCO insieme alle autorità italiane, con particolare attenzione alla cooperazione con Paesi africani in linea con le azioni del Piano Mattei.

L’incontro è stata l’occasione per uno scambio di esperienze, progetti e testimonianze tra giovani italiani e stranieri, che hanno messo in evidenza approcci innovativi alla valorizzazione del patrimonio culturale, combinando educazione, sostenibilità e impegno civico in contesti differenti.

“La struttura immateriale più preziosa e della quale non sempre abbiamo consapevolezza piena è il senso della vita – ha concluso il Ministro – Appuntamenti come questo devono partire dalla consapevolezza che ognuno di noi è testimone e beneficiario di un ‘miracolo’. Non possiamo prescindere dalla vita, anche se la cronaca spesso ci restituisce il ‘sonno della ragione’, che va risvegliato anche attraverso preziose occasioni come questa”.