Giovani e Memoria 2025, “Nostalgia di futuro” all’Auditorium Parco della Musica
La quarta edizione della Giornata nazionale Giovani e memoria, istituita dal Parlamento quale riconoscimento del valore della memoria, patrimonio culturale collettivo senza tempo, che attraversa più generazioni, si è svolta venerdì 31 ottobre 2025, presso l’Auditorium Parco della Musica.
Il tema di quest’anno, “Nostalgia di futuro”, ha voluto rappresentare un invito a guardare avanti senza dimenticare le proprie radici: una riflessione sul legame tra memoria e progettualità, tra esperienza e aspirazione, tra ciò che siamo stati e ciò che vogliamo diventare. Il futuro diventa una prospettiva che non si attende, alla quale si va incontro per anticiparla, per non subirla, per mitigarne l’impatto, per coglierne le opportunità, per metterle al servizio della comunità dei più giovani.

Davanti a oltre 600 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, protagonisti sul palco con originali elaborati creati da loro, si sono alternati sul palco don Roberto Fiscer, Paolo Corbi e Alessandro Florenzi, Paolo Bonolis, Paola Di Caro e Luca Valdiserri, Anthea Comellini, Martina Pennisi e Walter Quattrociocchi, con la conduzione di Hoara Borselli e Massimiliano Ossini.
Ad arricchire la mattinata le esibizioni artistiche dell’Orchestra Scarlatti Young e di Mvula Sungani Physical Dance, che hanno interpretato in chiave creativa il tema della giornata, offrendo momenti di coinvolgimento e partecipazione attiva.

Nel suo intervento, il Ministro ha sottolineato il valore dell’ascolto e del coinvolgimento attivo delle nuove generazioni:
La Giornata Nazionale Giovani e Memoria è dedicata ai ragazzi e alle ragazze che rappresentano non solo il nostro futuro, ma soprattutto il nostro presente. La partecipazione di tanti studenti è un segno tangibile di questo impegno, un investimento sul futuro ma anche sull’oggi. Dobbiamo offrire opportunità, accorciare le distanze e metterci in sintonia con le nuove generazioni. Il nostro compito è incontrarli, ascoltarli, dialogare e prendere reciprocamente impegni concreti, cercando poi di rispettarli. È così che si costruisce un rapporto vero, giorno dopo giorno, ed è questo il senso profondo della giornata. La politica più nobile è quella che ascolta, che si mette in cammino con i giovani e che guarda al futuro con ragionevole ambizione.
Ha inoltre ribadito l’importanza di alcuni elementi importanti in relazione al futuro:
Ci sono cinque elementi che ci fanno sperare nel futuro. Il primo è la memoria, che insieme all’intelligenza va difesa. Il secondo è il talento, che non è eccellenza ma ciò che ci è stato affidato e che dobbiamo restituire valorizzato. Il terzo è la libertà, bene prezioso da conquistare e proteggere. Il quarto è il rispetto, che tiene insieme tutti gli altri. E infine c’è la vita, il dono più grande: il futuro nasce dal desiderio e dal coraggio di donarla, perché è la forma più alta di amore e di continuità.