Disagio giovanile, inclusione e comunità: il Ministro all’evento “Tutto in tutti” nella Basilica di Santa Croce

Un pomeriggio dedicato all’ascolto, alla cura e alla costruzione di percorsi di rinascita attraverso lo sport, la comunità e le relazioni umane. Nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma, si è tenuta la manifestazione Tutto in tutti”con l’obiettivo di sensibilizzare sul disagio giovanile proporre nuove forme di inclusione sociale e riabilitazione, anche attraverso lo sport.

Tra i protagonisti dell’iniziativa, il ministro Abodi, che ha ribadito il valore dello sport come strumento di inclusione, capace di rafforzare lo spirito di gruppo, valorizzare le capacità individuali e contribuire al benessere personale tramite una dimensione profondamente relazionale: «Stiamo cercando di far emergere questo aspetto migliorando i luoghi e offrendo sempre nuove opportunità».

L’incontro, che ha visto la partecipazione di numerosi giovani con esperienze di disagio e fragilità, si è aperto con il passaggio simbolico dalla Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano e con una visita guidata a Santa Croce. I ragazzi e le ragazze presenti hanno condiviso le proprie esperienze di vita, raccontando la forza ritrovata grazie al sostegno di una comunità che li ha accolti e accompagnati in un percorso di rinascita.

Nel dibattito finale sono intervenuti anche monsignor Andrea Manto, vicario episcopale per la Pastorale della salute della diocesi di Roma, e lo psichiatra Santo Rullo, fondatore di Crazy for Football, che ha sottolineato la centralità delle comunità come elemento terapeutico, in un momento storico nel quale le relazioni sociali si fanno sempre più fragili.